11 gennaio 2008

Un uomo, il suo cavallo ed il suo cane camminavano lungo una strada, furono colpiti da un fulmine e, senza accorgersene, imboccarono la strada dell'aldilà.
Il cammino era in salita, il sole picchiava forte ed erano assetati. A una curva della strada, videro un portone magnifico, di marmo, che conduceva ad una piazza tutta d'oro, al centro della quale s'innalzava una fontana da cui zampillava dell'acqua cristallina.
Il viandante si rivolse all'uomo che sorvegliava l'entrata: "Che luogo è questo?".
"E' il cielo".
"Che bello essere arrivati in cielo, abbiamo tanta sete!" Il guardiano indicò la fontana. "Puoi entrare e bere a volontà".
"Anche il mio cavallo ed il mio cane hanno sete".
"Mi dispiace molto" disse il guardiano, "ma qui non è permessa l'entrata agli animali".
L'uomo fu molto deluso: la sua sete era grande, ma non avrebbe mai bevuto da solo. Ringraziò il guardiano e proseguì. Dopo aver camminato a lungo su per la collina, il viandante e gli animali giunsero in un luogo il cui ingresso era costituito da una vecchia porta, che si apriva su un sentiero di terra battuta, fiancheggiato da alberi.
"Buongiorno" disse il viandante al guardiano. L'uomo fece un cenno con il capo.
"Io, il mio cavallo ed il mio cane abbiamo molta sete". "C'è una fonte fra quei massi" disse l'uomo, indicando il luogo, e aggiunse: "Potete bere a volontà". L'uomo, il cavallo ed il cane si avvicinarono alla fonte e si dissetarono.
Il viandante andò a ringraziare. "A proposito, come si chiama questo posto?"
"Cielo".
"Cielo? Ma il guardiano del portone di marmo ha detto che il cielo era quallo là!".
"Quello non è il cielo, è l'inferno".
Il viandante rimase perplesso. "Dovreste proibire loro di utilizzare il vostro nome! Di certo, questa falsa informazione causa grandi confusioni!".
"Assolutamente no. In realtà, ci fanno un grande favore. Perchè là si fermano tutti quelli che non esitano ad abbandonare i loro migliori amici...".

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